Giorno della Memoria: ricordiamo Lydia Gelmi Cattaneo

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Lydia Gelmi Cattaneo: la bergamasca che salvò decine di Ebrei

"Giusta tra le Nazioni", la bergamasca Lydia Gelmi Cattaneo aiutò molti ebrei, famiglie e partigiani durante gli ultimi anni della Seconda guerra mondiale. Anche per lei è stato piantato un albero nel "Giardino dei Giusti" dello Yad Vashem, a Gerusalemme, dove tanti personaggi di varie nazioni vengono onorati per la loro solidarietà verso gli ebrei così drammaticamente perseguitati durante la Shoah. Lydia è stata la prima tra i bergamaschi a ricevere il titolo di "Giusta tra le Nazioni", poiché tra il 1943 e il 1945 si rese protagonista, nel contesto della Shoah, di una grandissima missione.

Nata a Presezzo nel 1902, figlia di un ufficiale medico, Lydia  dimostra ben presto di essere una donna di forte carattere e personalità. Dopo il 1938 (anno in cui il regime fascista impone le leggi razziali), sceglie di aiutare coloro che tentano di fuggire dalle persecuzioni naziste e fasciste. Dà rifugio alla famiglia ebrea di Irene Weiss, che proviene da Trieste, e la ospita nella propria casa per poi farla spostare in Svizzera, facendo falsificare i documenti; cosa che farà poi anche in molte altre circostanze.

Si prende cura dei feriti di guerra, partigiani ma anche repubblichini della vicenda di Salò; per lei non conta l'ideologia e sta dalla parte delle vittime, chiunque siano.

Dopo la morte del marito nel 1956, Lydia si trasferisce a Valverde e vi risiederà fino alla morte, nel 1994. Durante uno dei suoi viaggi incontra in Israele la Compagnia teatrale "De Sidera", che ricostruisce gli episodi di salvataggio da lei compiuti.

Lydia non racconta ai suoi figli e nipoti le vicende di cui era stata protagonista: ritiene che non sia necessario mettere in mostra il bene compiuto. E' solo grazie ai suoi familiari che sono emerse, in questi anni, le vicende che l'hanno resa protagonista di azioni così nobili e coraggiose. 

Un personaggio che dà veramente motivo di onore alla nostra città; in particolare in questo "Anno della Cultura" che si apre quasi in concomitanza con la "Giornata della Memoria". Non esiste cultura senza la consapevolezza di quello che è stato e di come dobbiamo lottare per far sì che fatti cosi atroci non debbano ripetersi. Sta ad ognuno di noi fare propria la testimonianza preziosissima di Lydia e di tante persone come lei.

In allegato una bibliografia sull'Olocausto rivolta ai ragazzi a cura della Biblioteca "Primo Levi" di Almè.

Quando
27
Gen/23

Data Inizio Evento

27
Gen/23

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Ultimo Aggiornamento

19
Mag/23

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